Un po' bisognava aspettarselo....Del resto chi ha avuto il piacere di leggere i suoi libri non li avrà certo trovati privi di idee rivoluzionarie e al tempo stesso estremamente serie e pragmatiche (uno su tutti, l'impareggiabile Best-Seller Expert One-on-One J2EE Design and Development).

Basta leggere alcune delle frasi che ha rilasciato in una recente intervista, per capire che Rod sarà l'artefice di alcuni probabili cambiamenti in seno al JCP:

"I know that there's been some discussion in the JCP of moving towards the forum model rather than the mailing lists....I think forum technology makes it really easy to search, and it does contribute to openness. I would like to see the use of wikis increase"

"Certainly there's a number of things in the class library that I think should be removed, and I think that's very important in keeping the language fresh. I think it's very important to bring a healthy degree of paranoia to the discussions. We can't be complacent; we can't let everything grow over time."

E che dire di quanto scritto da Stefano Rossini sul numero 131 di MokaByte?
Johnson descrive come gli standard siano importanti ma anche come a volte siano fini a se’ stessi o inquinati da ragioni politiche. Crede che le istituzioni che controllano lo sviluppo di Java EE necessitino di maggiore apertura mentale (e stanno iniziando a muoversi in tal senso). Infatti non mancano frasi al vetriolo sulla JCP che viene paragonata al regime dell’ex Unione Sovietica in quanto ha effettuato epurazioni (JDO) e che rischia di scomparire se rimane "chiusa e oligarchica": in una parola, rischia di fare la fine di CORBA, ucciso dallo stesso standard. Continuando nell’analogia con l’ex URSS, Johnson ravvisa comunque dei segnali positivi (Perestrojka) soprattutto anche in virtù del grande interesse che Sun mostra verso l’open source.

Sarà giusta la profezia di Alex Handy sulle pagine di SDTimes?
"he will bring a healthy dose of paranoia and openness to the body that guides the future of Java"

riferimenti:
JCP 2008 SE/EE Executive Committee
Rod Johnson on a mission to open up JCP